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CONOSCIAMO DAVVERO LA PERSONA DI CUI CI INNAMORIAMO?

  • Maya
  • 1 ott 2018
  • Tempo di lettura: 5 min

Quanti di noi sono veramente certi di conoscere al 100% il nostro partner nella sua Essenza con le sue ferite, le sue maschere, le sue paure e tutto cio che puo condizionare una persona? Bhe se state pensando che non è il vostro caso, che voi conoscete perfettamente il vostro partner mi dispiace deludervi ma NON E' COSI!

Innanzi tutto come fareste voi a conoscere ogni minima sfaccettatura e sfumatura di colore della sua persona se neanche lui o lei li conosce?

Abbiamo già visto che molto di chi siamo, delle nostre scelte, della nostra felicità in generale, è influenzata da X fattori INCONSCI! Abbiamo visto che la nascita ed i primi anni sono fondamentali...avete mai parlato tra voi di quello che ricordate della vostra nascita? Sapete se il partner è nato con parto cesareo, se la mamma ha sofferto molto, se è stato dato subito in braccio alla mamma appena nato prima di chiunque altro?


Io per esempio non saprei rispondere con certezza a nessuna di queste domande....

Ma facciamo un esempio pratico....sapere se il bambino è stato dato subito in braccio o comunque a contatto con la mamma è fondamentale perché si è riscontrato che i bambini ai quali è stato negato il primo contatto con la mamma è più incline alla sindrome dell'abbandono.....se poi ci mettiamo anche tanto dolore spesso troviamo sensi di colpa...insomma non voglio aprire il discorso influenza dello scenario di nascita sulla personalità perchè serve un capito a parte e forse anche più d'uno....ma avete avuto un assaggio di tutto ciò che c'è dietro e che condizionano le nostre scelte e chi siamo..un incatenarsi di eventi e di percezioni dei quali non ricordiamo nulla in maniera conscia ma in maniera inconscia ha contribuire a creare la persona persona che siamo o alcuni nostri aspetti.

Ecco quindi che si arriva ad uno degli errori che facciamo più spesso e cioè quello di vedere le persone come vogliamo noi e non come sono davvero. Ci illudiamo di conoscerle nel profondo perchè non vogliamo ammettere la verità...cioè che stiamo proiettando su di loro tutte le nostre aspettative.

Ognuno di noi porta con se un bagaglio enorme di aspettative ovvero di previsioni create sulla base delle proprie esperienze passate. Generalmente le relazioni con il partner diventano estremamente difficili da gestire quando ci si avvicina con un bagaglio eccessivo o eccessivamente rigido. Queste aspettative ci portano ad essere giudicanti nei loro confronti...mi spiego meglio...è come se in un certo senso ci si aspettasse che l'altro cada in un punto di insicurezza, di fiducia o semplicemente che cada "in errore". Chiaramente la condizione psicologica in cui rischiamo di mettere l'altra persona non è certo rassicurante o di accettazione, anzi molto probabilmente il nostro più o meno implicito atteggiamento susciterà delle reazioni di insicurezza tali da apparire diversa da quello che è. Dunque riassumendo il primo processo che entra in gioco nella fase dell'innamoramento è la proiezione: tendiamo a trasferire e proiettare sul partner caratteristiche, sentimenti, impulsi e anche pensieri che appartengono solo a noi stessi.

Un altro comportamenti tipico delle persone innamorate che possiamo usare per spiegare come mai non conosciamo poi cosi bene il nostro partner, sono le famose Idealizzazioni! Se non si verifica l'idealizzazione del partner non ci si sente innamorati. Ma vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta perchè detto cosi suona male.


Tutti noi abbiamo interiormente un'immagine di perfezione, bellezza e armonia mitizzati. Questa immagine interna viene definita da molti come "ideale dell'IO", un esaltazione di come vorremmo essere che contribuisce alla stima sicurezza e fiducia che riponiamo in noi (autostima). Pensiamo ad un bambino che sopravvaluta le caratteristiche dei genitori considerando, ad esempio, il padre come il più forte al mondo o il più romantico, la mamma come la più bella. Queste idee entreranno a far parte dell'ideale dell'IO.

Cosa avviene quando ci innamoriamo? Nel processo dell'innamoramento, il partner viene messo al posto di un proprio inaccessibile ideale dell'IO e, conseguentemente, viene amato per le caratteristiche di perfezione che abbiamo creato noi che per le sue reali qualità. Il partner viene irrazionalmente considerato quasi come una divinità, ciò che di più magnifico esiste, mentre la vera essenza del partner viene resa inferiore di fronte a questa entità suprema.

Nel processo di idealizzazione ci innamoriamo anche dell'immagine interna che l'altro ci rimanda...ci sentiamo attraenti o speciali perchè questo è come noi vogliamo che l'altro ci veda...la rappresentazione mentale idealizzata che vogliamo l'altro abbia di noi. E' di questa fantasia si relazione perfetta ed sognata che ci innamoriamo!!!!

Non sto dicendo però che tutti noi ci innamoriamo di una fantasia...ogni storia è a se ovviamente..ma l'idealizzazione del partner è un processo normale dell'innamoramento. Nelle persone mature ed evolute psicologicamente gli aspetti idealizzati del partner non si distaccheranno troppo dalle sue reali caratteristiche, mentre nelle persone con problematiche affettive e relazionali l'idealizzazione è utopistica e molto lontana dalle reali qualità che l'altro possiede... :-(

Dove voglio arrivare?

Ecco il punto è che così facendo avverrà che terminata la fase 'acuta' dell'innamoramento...ed è normale e fisiologico che questo avvenga....la persona matura e che ha lavorato su se stessa per prima cosa, proverà ancora coinvolgimento e interesse per il compagno perchè l'idealizzazione non si discostava cosi tanto dalla realtà....mentre in chi come me ha fatto parte o fa parte delle persone affettivamente e sentimentalmente immature, conclusa la fase di intenso coinvolgimento, entrerà in gioco un altro meccanismo....la svalutazione!

Nel momento in cui le aspettative si scontrano con una realtà deludente ed insoddisfacente l'altro viene sminuito nel suo valore ai nostri occhi e pian piano razionalizzando ci disinnamoreremo. La fine di questi rapporti potrà essere burrascosa...più l'idealizzazione è stata predominante maggiore sarà la svalutazione e quindi ci sentiremo traditi.

in realtà il partner è sempre stato lo stesso, è solo cambiata la prospettiva con cui il soggetto lo vedeva....ci si è tolto il paio di occhiali a forma di cuoricino insomma!

Questo per ricordare che il partner ideale non esiste, esistono solo persone con cui condividere i maggiori interessi e con cui entriamo più facilmente in empatia.

In fondo l'universo è infinito e infiniti sono i modi di essere di ognuno di noi che non sono statici ma evolvono, cambiano nel tempo (chi più chi meno!!). Non conoscere ed incontrare l'altro per quello che realmente è limita fortemente le infinite possibilità che potrebbero esserci per tutti noi. E sicuramente l'altro è molto meglio di quanto ci aspettiamo, sicuramente è qualcosa di nuovo....qualcosa di bello da scoprire giorno per giorno nel corso della relazione.....un'avventura da vivere e una nuova unicità da incontrare!!!!! (Attenzione quindi....il rischio è di non sentire poi che il proprio destino sta bussando alla porta, solo perchè aspettiamo che suoni il campanello!!!!)


Ecco ragazzi questo ci voglio augurare oggi a tutti noi...di vivere un avventura pazzesca con il nostro partner dove non si smette mai di conoscersi...di imparare qualcosa di nuovo dell'altro o un bisogno nuovo e viceversa...un crescere insieme, sia cronologicamente che psicologicamente (possibilmente anche spiritualmente)...di stupirci ogni giorno della meravigliosa donna o uomo che abbiamo accanto...per poterci scegliere ogni giorno ancora e poi ancora...fin che morte non ci separi.....e pure dopo! :-)

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