ESISTE DIFFERENZA TRA VOLER BENE E AMARE?
- Maya
- 5 nov 2018
- Tempo di lettura: 4 min
Voler bene e amare sono entrambi sentimenti meravigliosi, ma molto diversi. Tutti (o quasi) abbiamo un proposito (in alcuni casi una missione) fermo e irremovibile nella nostra vita: amare qualcuno con tutte le nostre forze!!!
Ci pensiamo e lo desideriamo ardentemente per il semplice fatto che lo riteniamo il cammino giusto per la felicità. E non ci sbagliamo quando pensiamo che un attaccamento sano sia indispensabile per stare al mondo. Tuttavia, per qualche motivo, finiamo per confondere il voler bene con l’amare; di conseguenza, riempiamo il nostro zaino emotivo di falsi “ti voglio bene” e di “ti amo” vuoti.

Saint-Exupéry nel libro “Il Piccolo Principe”, ci regala un passaggio bellissimo che spiega a modo suo questa potente realtà emotiva che riguarda tutti noi:
«Ti amo» – disse il Piccolo Principe.
«Anche io ti voglio bene» – rispose la rosa.
«Ma non è la stessa cosa» – rispose lui. – «Voler bene significa prendere possesso di qualcosa, di qualcuno. Significa cercare negli altri ciò che riempie le aspettative personali di affetto, di compagnia. Voler bene significa rendere nostro ciò che non ci appartiene, desiderare qualcosa per completarci, perché sentiamo che ci manca qualcosa.»
Voler bene significa sperare, attaccarsi alle cose e alle persone a seconda delle nostre necessità. E se non siamo ricambiati, soffriamo. Quando la persona a cui vogliamo bene non ci corrisponde, ci sentiamo feriti.
Se vogliamo bene a qualcuno, abbiamo troppe aspettative. Se l’altra persona non ci dà quello che ci aspettiamo, stiamo male (il solito problema delle aspettative). Il problema è che c’è un’alta probabilità che l’altro sia spinto ad agire in modo diverso da come vorremmo, perché non siamo tutti uguali. Ogni essere umano è un universo a sé stante.

Amare significa desiderare il meglio dell’altro, anche quando le motivazioni sono diverse. Amare è permettere all'altro di essere felice, anche quando il suo cammino è diverso dal nostro. È un sentimento disinteressato che nasce dalla volontà di donarsi, di offrirsi completamente dal profondo del cuore. Per questo, l’amore non sarà mai fonte di sofferenza…per questo dare e ricevere sono la stessa cosa.
Quando una persona dice di aver sofferto per amore, in realtà ha sofferto per aver voluto bene. Si soffre a causa degli attaccamenti. Se si ama davvero, non si può stare male, perché non ci si aspetta nulla dall'altro. Quando amiamo non chiediamo niente in cambio, ma amiamo per il puro e semplice piacere di “dare”.
Ma è chiaro che questo offrirsi e regalarsi in maniera disinteressata può avere luogo solo se c’è una conoscenza profonda. Possiamo amare qualcuno solo quando lo conosciamo davvero, perché amare significa fare un salto nel vuoto, affidare la propria vita e la propria anima. E l’anima non si può indennizzare, assicurare e tutelare, ci si affida e basta. Conoscersi significa sapere quali sono le gioie dell’altro, qual è la sua pace, quali sono le sue ire, le sue lotte e i suoi errori. Perché l’amore va oltre la rabbia, la lotta e gli errori e non è presente solo nei momenti allegri….anzi spesso scopriamo l’amore vero e incondizionato proprio nei momenti più bui.
Amare significa confidare pienamente nel fatto che l’altro ci sarà sempre, qualsiasi cosa accada, perché non ci deve niente: non si tratta di un nostro egoistico possedimento, bensì di una silenziosa compagnia. Amare significa che non cambieranno mai i nostri sentimenti, né con il tempo né con le tempeste ne con il gelo.
Amare è attribuire all'altro un posto nel nostro cuore affinché ci resti in qualità di partner, padre, madre, fratello, figlio, amico per tutta la vita; amare è sapere che anche nel cuore dell’altro c’è un posto speciale per noi. Dare amore non ne esaurisce la quantità e qualità, anzi, la aumenta. E per ricambiare tutto quell'amore, bisogna aprire il cuore e lasciarsi amare.

«Adesso ho capito» – rispose la rosa dopo una lunga pausa.
«Il meglio è viverlo» – le consigliò il Piccolo Principe.
Un’altra interessantissima lezione a riguardo ci viene offerta dal buddismo dove si afferma saggiamente che, se si desidera un fiore, perché ci piace, 'gli si vuole bene', lo si coglie e lo si porta a casa con sé. ..Se lo si Ama, invece, lo si innaffia ogni giorno e ci si prende cura di lui....giorno dopo giorno dopo giorno....
Per concludere, quando amiamo qualcuno, lo accettiamo per come è, restiamo al suo fianco e cerchiamo di lasciare sempre in lui tracce di felicità e di gioia. Perché i sentimenti devono venire dalla parte più profonda di noi per essere puri ed intensi. Per questo motivo, è essenziale fare un esercizio interiore e domandarci spesso se stiamo facendo bene, se stiamo gestendo al meglio i nostri attaccamenti e i nostri sentimenti o se, invece, siamo confusi dalla smania di attribuire parole grosse a relazioni che non ne sono all'altezza.
Vi auguro di non perdere mai la voglia di annaffiare ogni giorno la vostra rosa per prendervene cura entrambi in maniera incondizionata e poter amarvi tutta la vita.… per chi, come me, non ce l’ha ancora auguro di trovare presto il suo Piccolo Principe :-)
Con amore,
Maya

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