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L’amore che scappa: perché oggi così tante persone hanno paura di legarsi davvero?

  • mayam21
  • 6 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Viviamo in un’epoca in cui le connessioni sono immediate ma spesso fragili. Messaggi, like, storie da 15 secondi. Tutto è veloce, tutto è a portata di mano. Eppure, mai come oggi, incontriamo così tante persone che non riescono – o non vogliono – costruire un legame profondo. Si avvicinano, iniziano una storia, sembrano coinvolte. Ma poi, lentamente o all’improvviso, si tirano indietro.


Troppo impegnati, troppo sensibili, troppo indipendenti. O forse semplicemente troppo impauriti.


E’ paura del compromesso mascherata da libertà


In nome della libertà personale, della “salute mentale”, della famosa “pace interiore”, molte persone si convincono che stare da soli sia l’unica via per non soffrire. Ma in realtà, spesso dietro questa libertà si nasconde la paura: paura del compromesso, paura del conflitto, paura di guardarsi dentro.


Perché legarsi davvero significa anche mettere in discussione il proprio ego, fare spazio all’altro, accettare che non tutto sarà perfetto, ma che potrà essere vero. E questa verità, a volte, fa paura.


Quante volte ci capita di incontrare qualcuno che sembra interessato, coinvolto, persino entusiasta. Ma dopo un po’ di tempo… ecco che arriva la critica, il dubbio, il malessere. “Non sei quello che cercavo”. “Mi sento soffocare”. “Non sono pronto/a per una relazione”. Frasi che si ripetono come un copione.


La verità? A volte non è l’altra persona a non andare bene, ma è la relazione stessa che inizia a mostrare parti di sé che fanno paura: la vulnerabilità, l’impegno, la responsabilità. E allora si scappa. E si dà la colpa all’altro, perché è più facile che guardarsi dentro e ammettere: sono io che ho paura.


Dietro queste dinamiche, spesso ci sono ferite profonde. Abbandoni mai elaborati, modelli familiari disfunzionali, esperienze passate che hanno insegnato che amare è pericoloso, che fidarsi è rischioso. Così si impara a difendersi con l’evitamento, a chiudere prima che l’altro possa farlo, a vivere relazioni brevi, leggere, senza troppo coinvolgimento.


Ma questa corazza, con il tempo, pesa. Perché l’essere umano ha bisogno di connessione autentica, di calore, di reciprocità. E nessuna fuga potrà mai colmare quel vuoto.


La crescita personale non è solo meditazione, obiettivi e motivazione. Crescere significa anche imparare a stare nelle relazioni con coraggio. Accettare che ci saranno momenti scomodi, che le emozioni ci metteranno alla prova, che non esistono partner perfetti. Ma che in tutto questo, può esserci una bellezza profonda, vera, umana.


Se sei tu a sentirti spesso incastrato in questo schema, fermati. Guarda dentro. Cosa temi davvero? Di essere deluso? Di perdere te stesso? O forse… di essere amato per davvero?


E se invece sei dall’altra parte, se ami qualcuno che scappa, ricordati: non puoi salvare chi non vuole essere salvato. Ma puoi scegliere di non restare incastrato in un gioco che si ripete. Perché anche questo è amore: amare sé stessi abbastanza da lasciar andare chi non sa restare.

 
 
 

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